Invernalissima in archivio con grandi numeri
Tempo di bilanci per la 43esima edizione dell’Invernalissima, la mezza maratona umbra che come di consueto ha in pratica chiuso la stagione delle grandi prove sui 21,097 km. Fino a qualche anno fa era davvero l’ultima gara sulla distanza, poi il proliferare di mezze maratone ha scavallato la data fatidica della prova di Bastia Umbra, rimasta però un riferimento assoluto e anche per questo l’assenza dell’edizione 2020 si era fatta sentire. Quest’anno le cose sono andate ben diversamente e la prova umbra è potuta andare in scena, pur con tutte le cautele date dalla ancor difficile situazione sanitaria generale.
A dire che l’Invernalissima è stata un successo è il numero di arrivati, 962, un dato che ben poche altre corse podistiche hanno potuto ottenere in questa tribolata stagione. Un risultato che premia gli sforzi dell’Aspa Bastia, che ha impiegato forze ingenti per gestire la manifestazione con professionalità e soprattutto sicurezza, mettendo in campo oltre 200 volontari per la gestione del percorso e di tutti i servizi.
(Kimeli)
Il clima ci ha messo del suo, garantendo a tutti i partecipanti freddo ma anche sole e poco vento, un mix ideale in questo periodo della stagione. IL freddo però ha sicuramente influito sulle prestazioni degli atleti africani, che hanno comunque allungato la loro serie vittoriosa all’Invernalissima, con il kenyano Hosea Kisorio Kimeli, ormai un abituale routiner delle classiche italiane da anni a questa parte che in 1h05’40” ha impedito per 6” al connazionale Simon Kibet Loitanyang (TX Fitness) di fare il bis dopo la vittoria del 2019. Primo italiano Luca Parisi, terzo in 1h07’12”. Dominio completo per la Virtus Lucca, che si è aggiudicata anche la gara femminile con la ruandese Clementine Mukandanga in 1h15’41” davanti alle due atlete umbre più celebri, entrambe dell’Atl.Avis Perugia, Silvia Tamburi che con 1h16’47” ha aggiornato il suo PB ed è andata vicinissima al record regionale e Paola Garinei terza in 1h25’49”.
L’Invernalissima torna quindi nel calendario nazionale e un ringraziamento va alla Fidal che ha fatto sentire la sua presenza, senza dimenticare l’apporto della Regione Umbria e delle amministrazioni comunali di Bastia Umbra e Assisi. Il pensiero va già al dicembre 2022, in un contesto che si spera sarà più sereno.
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